Quando il cane beve tanto
                         Un morbo dallo strano nome: Cushing
              Una patologia sottostimata e di difficile trattamento.

A cura del Dott. Andrea Del Pero
( Medico Veterinario)


L' iperadrenocorticismo o morbo di Cushing è un disturbo delle ghiandole surrenali (vd didascalia), più frequente nel cane, caratterizzato dall'aumentata produzione di un ormone, il cortisolo.
La patologia può avere tre differenti origini:
1) Ipofisaria, nell' 80% dei casi dovuta ad una neoplasia dell' ipofisi con aumentata produzione di ACTH, ormone che stimola le surrenali alla produzione di cortisolo.
2) Surrenalica, nel 20% dei casi originata dalla presenza di una neoplasia del surrene (adenoma o adenocarcinoma ormonoproduttore).
3) Iatrogena, per eccessiva somministrazione di glucocorticoidi all'animale.
La sintomatologia è caratterizzata da poliuria-polidipsia (urina tanto e beve tanto), polifagia (aumento smodato dell'appetito), dilatazione dell'addome, alopecia, calcinosi cutanea, lassità dei legamenti, ecc.
La diagnosi si effettua oltre che dai rilievi sintomatologici, da un'alterazione del profilo emato-chimico con frequente innalzamento della fosfatasi alcalina, ipercolesterolemia, iperglicemia, ecc.
Molto utile risulta l'esame ecografico, i dosaggi del cortisolo prima e dopo stimolazione con ACTH ed i test di soppressione con bassi ed alti dosaggi di desametasone.
La terapia può essere chirurgica o medica.
L'asportazione della ghiandola surrenale neoplastica comporta un elevato rischio di tromboembolismo polmonare che rende la prognosi riservata nei successivi 3-4 giorni dopo l'intervento. La presenza di metastasi comporta una prognosi sfavorevole con sopravvivenza inferiore all'anno.
La terapia conservativa si basa sulla somministrazione di farmaci; il mitotane offre dei buoni risultati nelle forme neoplastiche ipofisarie con periodi di sopravvivenza nei giovani soggetti anche di 6-8 anni.
Recentemente è stato introdotto un farmaco alternativo, il trilostane, con promettenti risultati e minori effetti collaterali. L'uso del ketoconazolo è stato prospettato per quei soggetti affetti da patologia surrenalica dove l'intervento chirurgico non viene preso in considerazione e si richiede una terapia palliativa.