OSTEOPATIA

Curarsi con la manipolazione dell'apparato muscolo-scheletrico

A cura del dott. Stefano Mangiavillano          

L'osteopatia è stata fondata più di un secolo fa dal Dr. A.T. Still, statunitense, il quale decise di utilizzare un approccio diretto sul paziente, senza intermediari chimici. Sul termine "Osteopatia" si fa spesso confusione; in realtà nasce dall'unione di "Osteon" (osso, in greco) e "Pathos" (sofferenza), intendendo così mettere in stretta relazione lo stato della salute con la struttura osteo-articolare.

I principi sui quali il Dr. Still ha basato questa terapia sono:

- la globalità del corpo umano;

- la relazione tra struttura e funzione;

- la capacità di autoguarigione del corpo umano.

Di conseguenza l'osteopatia, attraverso un trattamento esclusivamente manuale, cura il sintomo cercando di ridare alle strutture del corpo la capacità di svolgere la loro funzione in modo corretto. Per strutture non s’intende solo il sistema muscolo-scheletrico (benché preponderante), ma anche i visceri ed il tessuto connettivo nelle sue varie specializzazioni.

L'osteopata interviene laddove si è creata una limitazione di movimento in una o più zone del corpo tale da alterare l'equilibrio posturale dell'individuo.

Facciamo un esempio: in seguito ad una caduta sulla spalla si può produrre una limitazione articolare dell'omero, ma anche della clavicola e per il contraccolpo, di una o più vertebre del tratto cervico-dorsale. Il dolore scompare nel giro di breve tempo, ma le limitazioni articolari permangono ed influenzano la mobilità locale. Ciò comporta un tentativo continuo di compenso da parte del corpo per permettere lo svolgimento delle normali funzioni e questo adattamento avviene con una ipermobilità compensativa di altre zone ed un cambiamento di postura rispetto a quella abituale del soggetto. Questi cambiamenti, nel tempo, possono provocare dei sintomi, spesso a distanza dalla regione in cui si è verificato il trauma.

 

Visita e trattamento

L'osteopata si occupa dell'aspetto meccanico dell'individuo, quindi la sua visita è orientata in questo senso e la sua diagnosi non ha niente a che fare con la diagnosi medica. In generale l'osteopata valuta la postura e la qualità dei movimenti articolari del paziente oltre alla tonicità muscolare. Queste sono le valutazioni più generiche; poi ci si concentra sulle informazioni che la mano riceve dai tessuti: è la valutazione delle tensioni fasciali e dei minimi movimenti articolari a livello cranico. In questi casi occorre una notevole sensibilità; si dice, infatti, che le dita dell'osteopata devono "sentire, pensare e vedere", un modo per affermare che la valutazione palpatoria è in ogni modo il mezzo diagnostico più importante per l'osteopata.

L'obiettivo è trovare i punti di maggior limitazione articolare, comprendere quali sono i più importanti e trattarli.

Il trattamento è esclusivamente manuale e va dalle manipolazioni articolari alle tecniche di rilasciamento delle tensioni muscolari e fasciali, fino alle tecniche craniosacrali e viscerali.

 

Indicazioni

Viste le premesse s’intuisce che l'osteopatia può essere utile nel trattamento di numerosi problemi, sia come terapia elettiva sia di supporto.

I motivi più comuni per i quali le persone si rivolgono all'osteopata sono i dolori articolari e muscolari. Classico motivo di consultazione è la lombalgia comunemente definito “mal di schiena”, sia in forma cronica sia acuta (il classico colpo della strega); frequenti sono anche i dolori cervicali, spesso conseguenti a colpi di frusta. Si possono ottenere buoni risultati nelle nevralgie dei nervi periferici collegate a compressione radicolare (ad esempio le sciatalgie), le cefalee e le emicranie (una volta escluse patologie di pertinenza medica), le sinusiti, l'asma ed altri disturbi a carico dei vari sistemi (digerente, urinario, genitale).

E’ chiaro che trattando il sistema muscolo-scheletrico anche gli sportivi si curano spesso con l’osteopatia. Fra l’altro, in questi ultimi anni sono molte le società sportive professionistiche che hanno un osteopata nel loro staff sanitario, ad esempio le nazionali di pallavolo e pallacanestro ed alcune società di calcio di serie A.

Un capitolo a parte riguarda i bambini, il cui trattamento è soprattutto preventivo in funzione della crescita sia della colonna vertebrale sia della bocca, ma sono stati ottenuti risultati incoraggianti in bambini con gravi disturbi neurologici.

Vista l’ampia gamma di problemi con i quali si deve confrontare, l'osteopata che ha seguito un corso adeguato deve essere in grado di valutare le controindicazioni ad alcune tecniche, secondo il tipo di paziente e dei suoi problemi.