MEDICINA DELLE ASSICURAZIONI

“Il colpo di frusta": quando è doveroso pretendere un giusto risarcimento dalle compagnie assicurative.

A cura del Dr. Stefano Cuozzo

Esperto in Medicina delle Assicurazioni

Per "colpo di frusta" si intende una brusca accelerazione - decelerazione che si sviluppa a carico del collo. Tale evento si verifica di solito  in seguito a tamponamenti stradali, ne risulta quindi un danno ai tessuti molli  che  può provocare differenti manifestazioni cliniche, ed è innegabile che il colpo di frusta sia una patologia neurologica che può insorgere anche se non vi e' stato trauma cranico o perdita di coscienza. I sintomi che il paziente presenta subito dopo un colpo di frusta possono essere svariati, fra i più comuni vi e' la cervicalgia, la cefalea, algie alle spalle e dolore lombare, così come vertigini e nausea. Questi sintomi persistono per più di due mesi in circa il 60% dei casi, ma scompaiono nella maggior parte dei casi nei mesi successivi tanto che solo una percentuale minima di soggetti rimane sintomatica oltre i sei mesi  sviluppando la sindrome tardiva.

I sintomi che il paziente riferisce non sono correlabili né con la durata o la presenza di una perdita di coscienza, né con eventuale amnesia, né con i reperti degli esami neuroradiologici. E' stato infatti osservato che più elevata è stata l'intensità del trauma cranico minore è la frequenza della cefalea fra i sintomi riferiti dal paziente. Nei pazienti che a distanza di anni presentano ancora una sintomatologia importante, si evidenziano in particolare algie nucali e cefalea ma sono presenti anche dei sintomi affettivi-cognitivi, fra questi ultimi si rilevano: fatica, insonnia, ansia, disturbi della memoria, della concentrazione e disturbi comportamentali.

Le indagini RM e TAC possono al massimo accertare la presenza di patologie a livello cerebrale e del rachide cervicale che possono essere correlate o meno al trauma e gli esami strumentali di analisi cinematica tridimensionale ed inclinometria, che valutano i movimenti del rachide cervicale aiutano solo in parte a quantificare il danno residuo a distanza dal trauma.

Il trattamento per un pronto recupero prevede che il paziente segua le raccomandazioni fornite dal medico, riprendendo precocemente le attività quotidiane e ricominciando sì a lavorare il prima possibile, ma a prestare molta attenzione al controllo della postura, inoltre nelle sindromi  di grado  più elevato occorre impostare un programma riabilitativo iniziando appena il dolore comincia a diminuire. I farmaci hanno un ruolo minore nel trattamento della sindrome da colpo di frusta; per questo motivo vanno utilizzati limitatamente e sotto rigorosa prescrizione medica. E' consigliato l'uso di un collare morbido purché intermittente; è probabile infatti che  oltre i 20 giorni possa prolungare la disabilità. Non vi sono esami diagnostici che possano confermare la sintomatologia, ma è anche vero che non vi sono esami che possano smentirla. La sindrome da colpo di frusta non può essere arbitrariamente misconosciuta o negata come spesso avviene in sede di risarcimento assicurativo, c'è sicuramente ancora molto da imparare rispetto a quanto fin'ora si conosca e l'assenza di marker oggettivi non giustifica l'assenza di un equo indennizzo, la storia della medicina abbonda di patologie che sono state formalmente riconosciute a distanza di decenni ed i pregiudizi diffusi ed il cinismo medico su questa patologia devono cedere il passo ad un atteggiamento perlomeno neutrale di fronte a importanti, anche se soggettive, evidenze cliniche.