Mosche ed altri vettori volanti: taxi delle malattie

Un fenomeno sempre presente,ma di particolare rilevanza soprattutto in estate, e troppo spesso sottovalutato

A cura del dr STEFANO CUOZZO Specialista in igiene e sanità pubblica

(tratto da Gnews Luglio’01)

In estate le mosche passano la loro giornata alla ricerca di cibo. Si posano sui rifiuti o sulle feci e “mangiano”. Pochi minuti dopo si posano sulla nostra cute, che può spesso presentare

piccole ferite, poco dopo raggiungono una tavola apparecchiata e si posano sulle pietanze. In questo modo ogni sorta di microbo viaggia con la mosca, vero “taxi” delle malattie: dai rifiuti al nostro corpo, ed alla minestra. Sia le zampe, che l’apparato boccale dell’insetto 

trasportano sporcizia: si trasmettono in questo modo gravi malattie come il colera, fortunatamente malattia facilmente controllabile e debellabile nel nostro Paese grazie agli elevati standard quantitativi e qualitativi del nostro SSN, ma malattia gravissima ad  esempio nei Paesi del terzo mondo, e le più svariate forme di tossinfezioni gastrointestinali.  Le mosche hanno afflitto la specie umana e intaccato il nostro benessere fin dai primordi  della preistoria e la mosca domestica (muscidae) è presente ovunque viva l’uomo. Dotata

di un sofisticatissimo apparato boccale succhiatore che le permette di cibarsi di alimenti liquidi o in sospensione, riesce persino a diluire con saliva porzioni di cibo solido, grazie

alla capacità di rigurgitare sostanze enzimatiche sugli alimenti solidi da sciogliere, e digerire più facilmente. Ritengo superfluo approfondire che cosa si verifica quando il substrato degli interessi della mosca diventi ad esempio una piccola ferita, esposta, a livello della nostra cute. Ciascuna femmina può deporre fino a 100-150 uova a piccoli gruppi, proseguire

con nuove deposizioni a distanza di 3-4 giorni, fino ad arrivare anche ad oltre un migliaio di uova in una settimana. Le uova vengono deposte su sostanze organiche, specialmente in

decomposizione, dove le larve potranno alimentarsi subito. Questo spiega il proliferare

di mosche attorno a depositi di immondizie lasciati abbandonati. In condizioni ottimali

di cibo e clima, la mosca completa il ciclo vitale anche in soli 8-10 giorni. In questi pochi

giorni di vita, posandosi su immondizie, feci, e passando poi sugli alimenti, può essere vet-tore di virus, batteri, uova, larve di parassiti e altri agenti patogeni. Come difenderci

allora dai tanto fastidiosi insetti volanti che mettono a rischio, anche indirettamente,

la nostra salute attraverso la contaminazione alimentare? Ai vecchi metodi come in-setticidi

e reticelle si sono affiancate moderne tecnologie per la risoluzione del problema. Spesso notiamo in molti locali lampade per la cattura degli insetti, che oltre a non essere tutte

uguali, alcune amplificano il problema: cioè quelle che “friggono” l’insetto con piccole

scosse disseminano nell’ambiente frammenti corporei e batteri di cui l’insetto è portatore

mettendo in pericolo ulteriormente l’igiene degli alimenti stessi. Le lampade di nuova concezione, invece, permettono la cattura degli insetti volanti in modo silenzioso, e soprattutto igienico: gli insetti rimangono interi, evitando così i rischi di contaminazioni in

ambienti alimentari. In alcune, addirittura, gli attrattivi non contengono sostanze chimiche,

e con neon UVA danno una reale garanzia per chi staziona diverse ore nelle immediate vi-cinanze delle stesse, perché non sviluppano emissioni nocive e odori. E la tecnologia

avanza anche in questo campo, alcune aziende hanno studiato lampade con strutture di ap-poggio per gli insetti, capaci di aumentare le loro capacità attrattive a mezzo di specifiche

sostanze chimiche naturali denominate “feromoni”, che rappresentano un richiamo irresi-stibile per l’insetto essendo un messaggio ormonale di tipo aggregativo e/o sessuale. Concludendo possiamo proprio affermare che, anche se il fenomeno della proliferazione di questi dannosissimi vettori è troppo spesso sottovalutato, niente viene lasciato al caso.

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