La caccia è innata nell'uomo sin dai primordi dell'umanità. Originariamente per sostentamento, successivamente, memore dell'indole ormai radicata nei geni umani, esercitata sino ai nostri giorni come "passione dedita a ciò che effettuavamo abitudinariamente". Nel caso specifico, per mettere ulteriormente in atto  un contenimento del numero degli animali presenti nel territorio, vista la prolificità della specie, a salvaguardia delle colture, in quanto non sussiste più nelle zone industrializzate, ciò che madre natura aveva creato, l'equilibrio tra predatori e prede. a caccia è innata

     

La caccia al cinghiale, è la più complessa ed affascinante tra gli altri tipi di attività venatorie, sia da pelo, sia da penna. Si svolge tra il 1° di Novembre ed il 31 Gennaio di ogni anno, mesi freddi, in cui oltre alla bassa temperatura si manifestano giornate di pioggia e vento, che rendono ancora più avvincente quest'attività. La parola "attività" trova conferma nelle frasi a seguire, in quanto nei tre mesi suddetti, la passione impegna i cacciatori tre volte la settimana (mercoledi - sabato - domenica), tenendo conto che nei giorni precedenti le cacciate, devono essere individuate (tracciatura) le zone dove far svolgere la cattura degli animali.

Nella zona di Livorno, questa predilezione è molto sentita, tant'è che sussistono sette squadre, composte mediamente da 90 cacciatori, di seguito elencate:

squadra al cinghiale "Vallin dell'Aquila";
            ""              "Parrana";
             "              "Castellaccio";
gruppo al cinghiale  "Colline Colligiane";
squadra cinghialai Gabbro Loc. "Mandrioli";
squadra al cinghiale "Poggione";
                 "           "Poggio Pelato".

Per consentire un regolare svolgimento delle cacciate, ad ogni squadra è stata assegnata dalle Autorità competenti, una zona ben delimitata, meglio evidenziata nella slide a fianco, i cui limiti territoriali vengono rigorosamente rispettati dai vari componenti le squadre, per motivi di sicurezza e correttezza reciproci. Da notare nella cartografia, che all'interno dell'areale di caccia, sono state appositamente istituite due zone (marcate in grigio) adibite a Parco, dove è vietato cacciare, a tutela della fauna.